Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10643 del 11 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10643PEN

Massima

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Il reato di diffamazione a mezzo stampa è estinto per remissione di querela, la quale si estende a tutti i concorrenti nel reato, anche a coloro che non l'hanno accettata, purché non l'abbiano espressamente rifiutata. L'estinzione del reato per remissione di querela travolge le relative statuizioni civili, senza che il giudice penale debba decidere ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza di condanna concernenti gli interessi civili, in quanto tale previsione è circoscritta ai soli casi di declaratoria di estinzione del reato per amnistia o per prescrizione. L'estinzione del reato priva, in linea di principio, il giudice penale di ogni motivo per l'esercizio della sua giurisdizione, di talché le previsioni che consentono una deroga per prorogarlo hanno natura eccezionale e sono di stretta interpretazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/12/2016 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MOROSINI Elisabetta;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo annullamento senza rinvio per essere il …

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