Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30351 del 5 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30351PEN

Massima

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Il reato di rapina si configura quando la violenza o la minaccia sono utilizzate per vincere la resistenza della persona offesa e sottrarre il possesso della cosa, anche se ciò comporta lesioni personali, in quanto la violenza stessa costituisce il mezzo attraverso cui si realizza la sottrazione, senza che tale condotta possa essere assorbita nel reato di furto con strappo, il quale presuppone una violenza meramente strumentale alla sottrazione della cosa, senza il superamento dei limiti di un violento spossessamento. Pertanto, il concorso tra i reati di rapina e lesioni personali è configurabile quando la violenza esercitata per assicurarsi il possesso della cosa oggetto del reato di rapina o l'impunità, eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6817/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 06/06/2017;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/03/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MOLINO PIETRO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza in data 6/6/2017 la Corte di Appello di Napoli ha confer…

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