Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26641 del 7 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26641PEN

Massima

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Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati, con conseguente rideterminazione della pena pecuniaria complessiva, comporta che il decorso del termine di prescrizione della pena debba essere fatto decorrere dal momento in cui la pronuncia che ha riconosciuto la continuazione è divenuta definitiva, e non dalla data di irrevocabilità della sentenza originaria. Ciò in quanto l'istituto della continuazione, pur essendo una finzione giuridica volta ad agevolare il reo, determina una riunificazione delle diverse condanne in un'unica pena, di talché il termine prescrizionale deve essere calcolato con riferimento all'intero trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato. Ne consegue che, in presenza di una pronuncia che abbia riconosciuto il vincolo della continuazione, ai fini della declaratoria di estinzione della pena, il giudice dell'esecuzione deve tenere conto della decorrenza del termine prescrizionale a partire dalla definitività della pronuncia che ha riconosciuto la continuazione, e non dalla data di irrevocabilità della sentenza originaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ST. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 659/2010 TRIBUNALE di ROMA, del 10/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis))IA SEVERINA CAPRIOGLIO;

lette le conclusioni del PG che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza 10.11.2010, il Tribunale di Roma in veste di giudice dell'esecuzione, rigettava l'istanza formulata da …

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