La cancellazione di una società dal registro delle imprese non determina automaticamente il venir meno di ogni rapporto giuridico facente capo alla società estinta, ma comporta un fenomeno di tipo successorio, in virtù del quale l'obbligazione tributaria della società non si estingue ma si trasferisce ai soci, i quali ne rispondono nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione o illimitatamente, a seconda che, pendente societate, fossero limitatamente o illimitatamente responsabili per i debiti sociali. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità, trova applicazione anche in ambito tributario, senza che la disciplina sopravvenuta di cui al D.Lgs. n. 175/2014 possa incidere sulla fattispecie. La motivazione della sentenza di merito, per quanto sintetica, soddisfa il requisito di adeguatezza richiesto dalla legge, essendo sufficiente che il giudice di appello esponga concisamente le ragioni della decisione, senza necessità di esaminare analiticamente tutte le allegazioni delle parti. Inoltre, l'obbligo di motivazione dell'atto di contestazione della sanzione collegata al tributo opera soltanto quando essa sia irrogata con atto separato e non contestualmente e unitamente all'atto di accertamento o di rettifica, in quanto, in quest'ultimo caso, viene assolto per relationem se la pretesa fiscale è definita nei suoi elementi essenziali.