Il giudicato formatosi su un provvedimento di condanna per equa riparazione ai sensi della legge Pinto, debitamente notificato e non opposto, impone all'Amministrazione soccombente l'obbligo di dare piena ed integrale esecuzione al titolo, mediante il pagamento delle somme dovute entro il termine perentorio stabilito dal giudice, senza possibilità di opporre eccezioni o ritardi ingiustificati. In caso di persistente inadempimento, il giudice può nominare un Commissario ad acta, individuato tra i dirigenti della stessa Amministrazione, per provvedere all'esecuzione forzata del giudicato nei successivi novanta giorni, con oneri a carico dell'Amministrazione. Il mancato rispetto del giudicato comporta la condanna dell'Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, senza tuttavia la fissazione di una penalità di mora, in considerazione delle specifiche difficoltà nell'adempimento derivanti dai vincoli normativi e di bilancio e dallo stato della finanza pubblica.