Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37520 del 2 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37520PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di truffa aggravata, realizzato mediante artifici e raggiri consistenti nell'indurre in errore la persona offesa, di età avanzata e in condizioni tali da ostacolare la privata difesa, al fine di procurarsi ingiusto profitto, integra una fattispecie penalmente rilevante, punita con la reclusione e la multa. La condotta delittuosa si concretizza nell'avvicinare la vittima, qualificandosi come avvocato o altro professionista, nel richiedere la disponibilità a fungere da testimone dietro corresponsione di una somma di denaro, nell'accompagnare la persona offesa presso un istituto bancario per il prelievo della somma, nell'allontanarsi con il denaro indebitamente ottenuto, approfittando della vulnerabilità della vittima. La sussistenza dell'aggravante del profitto di circostanze di persona, in ragione dell'età e delle condizioni della persona offesa, comporta un inasprimento della pena. Il giudice, nel determinare la sanzione, deve valutare la gravità del fatto, la capacità a delinquere dell'imputato e le altre circostanze del reato, al fine di comminare una pena proporzionata alla condotta illecita realizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita B - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza n.1812/2015 della Corte d'appello di Ancona, del 26.11.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Margherita B. Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI della DECISIONE
La Corte di appello di Ancona,il 26.11.2015, confermava …

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