Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28848 del 20 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:28848PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere sussiste anche in assenza di una struttura organizzativa solida e della prova di un apporto causale specifico di ciascun concorrente, purché risulti la conoscenza reciproca tra i partecipi e la loro consapevole adesione al programma criminoso comune. Ai fini della responsabilità per i reati-scopo dell'associazione, è sufficiente la prova di elementi indiziari, anche di natura logica, idonei a desumere il coinvolgimento dell'imputato, senza necessità di una dimostrazione analitica della sua partecipazione a ciascun reato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei requisiti del reato associativo e della responsabilità per i reati-fine, gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, purché la motivazione sia logica, congrua e adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppin - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CI. AN. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 08/07/2010 della Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Giuseppe Volpe che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore avv.to PETRILLO MARCIANO che ha concluso per l'accoglimento del…

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