Il provvedimento di verifica di assoggettabilità di un progetto alla procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) costituisce l'esito di un potere esclusivamente tecnico-discrezionale, che deve essere esercitato dall'organo amministrativo competente in base a valutazioni di natura tecnica e non politico-amministrativa. Pertanto, l'adozione di tale provvedimento da parte dell'Assessore regionale, anziché del dirigente dell'Assessorato competente, integra un vizio di incompetenza che inficia il successivo provvedimento autorizzatorio, non essendo configurabile una sanatoria mediante il rilascio dell'autorizzazione unica. Inoltre, il progetto di realizzazione di un impianto di produzione di compost e stoccaggio di rifiuti non pericolosi, che prevede la collocazione di cumuli di compost in maturazione all'interno della fascia di rispetto autostradale di 60 metri, viola il vincolo di inedificabilità assoluta stabilito dalla normativa, a prescindere dalla natura meramente pertinenziale di tali opere, in quanto la finalità della norma è quella di mantenere libera tale fascia per qualunque evenienza, anche di tipo emergenziale, senza che rilevi la possibilità di una riduzione di tale limite prevista dagli strumenti urbanistici.