Il provvedimento di diniego dell'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di una piscina in un'area agricola sottoposta a vincolo indiretto di tutela ai sensi dell'art. 45 del d.lgs. 42/2004 è legittimo, in quanto la piscina, in quanto manufatto edilizio che incide invasivamente sul sito, non può essere qualificata come pertinenza in senso urbanistico, ma costituisce intervento di nuova costruzione soggetto al relativo titolo abilitativo, non rientrando tra le opere di manutenzione ordinaria o straordinaria né tra quelle connesse alla conduzione agricola del fondo, risultando in contrasto con le prescrizioni di tutela paesaggistica dell'area. La valutazione tecnica dell'amministrazione, che ha negato l'autorizzazione sulla base di una corretta rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto, è immune da vizi di illogicità, incoerenza o erroneità tali da giustificare il sindacato giurisdizionale sulle scelte discrezionali.