Il proprietario di un immobile è tenuto a provvedere allo sgombero degli occupanti abusivi e al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie dello stabile, anche in presenza di gravi carenze igieniche e di situazioni di pericolo per la salute pubblica, come la presenza di amianto. L'autorità comunale, in presenza di tali situazioni, può adottare un'ordinanza contingibile e urgente per ordinare al proprietario di eseguire gli interventi necessari entro termini perentori. Tuttavia, l'annullamento o la revoca di tale ordinanza da parte del Comune comporta la sopravvenuta carenza di interesse del proprietario all'impugnazione giurisdizionale, rendendo il ricorso improcedibile. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto emersi dalla sentenza: 1. Il proprietario di un immobile ha l'obbligo di provvedere allo sgombero degli occupanti abusivi e al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie dello stabile, anche in presenza di gravi carenze igieniche e situazioni di pericolo per la salute pubblica. 2. L'autorità comunale può adottare un'ordinanza contingibile e urgente per ordinare al proprietario di eseguire gli interventi necessari entro termini perentori. 3. L'annullamento o la revoca dell'ordinanza da parte del Comune comporta la sopravvenuta carenza di interesse del proprietario all'impugnazione giurisdizionale, rendendo il ricorso improcedibile. 4. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, evitando riferimenti al caso specifico e citazioni non essenziali. 5. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, applicabile a casi analoghi.