Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28190 del 9 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28190PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il termine per l'impugnazione della sentenza di appello decorre dalla data del deposito della stessa, senza necessità di notifica dell'avviso di deposito all'imputato che, pur essendo assente all'udienza, sia stato rappresentato dal difensore. Infatti, l'obbligo di notifica dell'avviso di deposito con estratto contumaciale, previsto dall'art. 548 c.p.p., comma 3, sussiste soltanto per l'imputato contumace, ma non anche per quello assente, essendo sufficiente la tempestiva notifica al difensore ai fini del decorso del termine per l'impugnazione. Il mancato rispetto del termine di impugnazione comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto il 12.2.2007 da:

DE. MA. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma del 25 settembre 2006;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto dr. Giovanni Galati, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza del …

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