Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25770 del 5 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:25770PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato richiede che il contributo causale del concorrente morale si sia concretizzato in una reale partecipazione nella fase ideativa o preparatoria del reato, precisando sotto quale forma essa si sia manifestata, in rapporto di causalità efficiente con le attività poste in essere dagli altri concorrenti. L'atipicità della condotta concorsuale non esime il giudice di merito dall'obbligo di motivare sulla prova dell'esistenza di tale partecipazione, non potendosi confondere l'atipicità della condotta con l'indifferenza probatoria circa le forme concrete del suo manifestarsi nella realtà. Ai fini della configurabilità dell'aggravante della premeditazione, rilevano come elementi sintomatici idonei alla sua individuazione la preordinazione del crimine concernente le modalità di esecuzione dello stesso, la causale del fatto, la preordinazione accurata dei mezzi per porlo in essere, la ricerca della occasione più favorevole per realizzarlo e le modalità di esecuzione del delitto, che il giudice di merito può desumere con adeguata motivazione. L'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. richiede il dolo specifico di favorire l'associazione mafiosa, con la conseguenza che tale fine deve essere l'obiettivo diretto della condotta, non rilevando possibili vantaggi indiretti o il semplice scopo di favorire un esponente di vertice della cosca, indipendentemente dalla verifica dell'effettiva ed immediata coincidenza degli interessi del capomafia con quelli dell'organizzazione. Il giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, sfugge al sindacato di legittimità qualora non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretto da sufficiente motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 19/11/2020 dalla Corte di assise di appello di Napoli;
Sentita la relazione del Consigliere Centonze Alessandro;
Sentite le conclusioni del Sostituto procuratore generale Cocomello Assunta, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi;
Sentite, nell'interesse degli imputati le seguenti conclusioni;
l'avvocato (OMISSIS), nell'interesse di (OMISSIS), che …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.