Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36903 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36903PEN

Massima

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Il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) sussiste quando la dichiarazione falsa del privato è inserita in un atto pubblico destinato a provare la verità dei fatti attestati, in quanto una norma giuridica obbliga il privato a dichiarare il vero, ricollegando specifici effetti all'atto-documento in cui la sua dichiarazione è trasfusa dal pubblico ufficiale ricevente. Tale fattispecie concreta esclude la configurabilità della diversa ipotesi di reato di cui all'art. 316-ter c.p., in quanto il reato di falso previsto dall'art. 483 c.p. resta assorbito in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, quando l'uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscano elementi essenziali di quest'ultimo. La condotta contestata, consistente in un'attestazione falsa dipendente dal contenuto della Dichiarazione Sostitutiva Unica, in cui coesistono profili relativi alla consistenza del nucleo familiare e del reddito percepito, non è scomponibile artificiosamente, configurando un'unica fattispecie di reato ex art. 483 c.p. Inoltre, la mancata concessione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. è adeguatamente motivata, mentre le censure attinenti al trattamento sanzionatorio non sono scrutinabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/02/2020 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SENATORE VINCENZO.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Torino confermava la sentenza con cui il tribunale di Asti, in data 13.3.2017, aveva condannato (OMISSIS) alla pen…

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