Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20231 del 24 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20231PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura quando l'indagato risulta stabilmente inserito nella struttura organizzativa del sodalizio, mettendosi a disposizione dello stesso per il perseguimento dei comuni fini criminosi, anche attraverso condotte quali l'accompagnamento di esponenti di vertice del clan in occasione di incontri di interesse dell'organizzazione, la trattazione di questioni inerenti lo stato di detenzione di altri affiliati, il recupero di crediti vantati da membri dell'associazione e il coinvolgimento in attività delittuose del gruppo, senza che sia necessaria la prova di un contributo causale a specifici reati-fine, essendo sufficiente l'accertamento di un ruolo funzionale all'operatività e al rafforzamento del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/11/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
sentite le conclusioni del PG LUCIA ODELLO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso ed insiste per l'accoglimento dello stesso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 15 novembre 2021, il Tri…

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