Il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale adottato ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 81/2008 può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo, il quale, in presenza di un sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite. In tali casi, il giudice deve altresì ordinare l'oscuramento delle generalità e di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare la parte ricorrente, al fine di tutelare i diritti e la dignità della stessa, in applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto emersi dalla sentenza: 1. Il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale adottato ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 81/2008 può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo. 2. In presenza di un sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. 3. In tali casi, il giudice deve compensare le spese di lite. 4. Il giudice deve ordinare l'oscuramento delle generalità e di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare la parte ricorrente, al fine di tutelare i diritti e la dignità della stessa, in applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime i principi di diritto fondamentali emersi dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.