Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3264 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:3264SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato, la cui adozione è subordinata al solo accertamento della realizzazione di interventi in assenza del prescritto titolo abilitativo, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, il quale è in re ipsa, consistendo nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. Pertanto, l'ordine di demolizione non richiede una valutazione discrezionale dell'amministrazione circa la proporzionalità della misura sanzionatoria, né una comparazione tra l'interesse pubblico e gli interessi privati coinvolti, essendo sufficiente la constatazione dell'abuso edilizio. Ciò vale anche per le opere di modesta entità o di natura pertinenziale, qualora siano realizzate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, in quanto in tali ipotesi opera il principio di "indifferenza del titolo edilizio", per cui la violazione delle disposizioni in materia di autorizzazione paesaggistica comporta comunque la sanzione della riduzione in pristino. Inoltre, la presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 successivamente all'emissione dell'ordine di demolizione non determina l'improcedibilità del relativo ricorso giurisdizionale, incidendo soltanto sulla possibilità di esecuzione del provvedimento sanzionatorio, il quale rimane efficace e può essere portato ad esecuzione solo all'esito del procedimento di sanatoria, in caso di rigetto della domanda. Infine, il silenzio serbato dall'amministrazione sulla richiesta di accertamento di conformità ha valore legale di rigetto, con la conseguenza che, in assenza di impugnazione di tale provvedimento tacito, il carattere abusivo dell'opera diviene incontestabile.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2021

N. 03264/2021 REG.PROV.COLL.

N. 02839/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2839 del 2016, proposto da
Sandra Palma, rappresentata e difesa dall'avvocato Michele Costagliola, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, viale Gramsci n.19;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, inizialmente rappresentato e difeso dall'avvocato Carmine Cossiga, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Carmine Cossiga in Pozzuoli, via Tito Livio, 4, e poi rappresentato e difeso dall'avvocato Paolo Sorrentino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l…

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