Il diritto al risarcimento del danno per la mancata assegnazione di un'area pubblica per l'installazione e l'esercizio di un impianto di distribuzione carburanti con annessi servizi stradali sorge in capo al soggetto richiedente quando l'amministrazione competente, in violazione di legge, non procede all'esame comparativo delle domande presentate e all'assegnazione dell'area, previa valutazione discrezionale. In tal caso, il danno risarcibile comprende sia il lucro cessante, determinato sulla base dei parametri giudiziali relativi ai volumi di vendita carburanti, all'utile del gestore, alla titolarità del suolo, al bacino d'utenza, alle attività non oil e agli accessori del credito, sia il danno emergente per le spese sostenute, debitamente documentate. L'amministrazione è tenuta al risarcimento del danno, da quantificarsi secondo i criteri stabiliti dal giudice, anche in sede di ottemperanza, con il coinvolgimento di un Commissario ad acta dotato delle necessarie competenze tecniche, il cui operato è sindacabile solo in caso di manifesta erroneità.