Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47024 del 12 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:47024PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra il reato associativo e i reati-fine può essere riconosciuta eccezionalmente quando, in un contesto temporale e ideativo determinato, lo stesso soggetto costituisca una o più associazioni criminose o ad esse aderisca e decida ed attui materialmente uno o più reati fra quelli programmati nell'ambito dell'associazione. Ciò richiede l'accertamento di un'unica complessa deliberazione preventiva, definita nei suoi dati essenziali, alla quale segua, per ogni singola azione, una deliberazione specifica, escludendosi che un programma solo generico di attività delinquenziale da sviluppare nel tempo secondo contingenti opportunità, ovvero un mero sistema di vita, siano idonei a far riconoscere il rapporto di continuazione. Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reati-fine si risolve in una questione di fatto, la cui soluzione è rimessa di volta in volta all'apprezzamento del giudice di merito, il quale deve procedere a una riconsiderazione dei fatti giudicati, volta alla specifica verifica della prospettata unitarietà progettuale degli illeciti, sulla base del contenuto decisorio delle sentenze di condanna e del raffronto con le ragioni enunciate dall'istante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 29/06/2015 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TARDIO Angela;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso con le pronunce consequenziali.
RITENUTO IN FAT…

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