Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9851 del 9 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9851PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza aggravante della "ingente quantità" di stupefacente, prevista dall'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309 del 1990, non è di norma ravvisabile quando la quantità sia inferiore a 2.000 volte il valore massimo in milligrammi (valore-soglia) determinato per ogni sostanza nella tabella allegata al D.M. 11 aprile 2006, ferma restando la discrezionale valutazione del giudice di merito quando tale quantità sia superata. Ai fini dell'applicazione di tale aggravante, è sufficiente la consapevolezza dell'imputato che la sostanza stupefacente detenuta corrispondesse a una quantità oggettivamente molto elevata di principio attivo, tale da poter essere considerata "ingente" ai sensi della norma, senza che sia necessaria la prova della sua specifica conoscenza del superamento del limite quantitativo di 2.000 volte il valore-soglia. Il giudice di merito può quindi ritenere integrata l'aggravante della "ingente quantità" quando la sostanza sequestrata superi ampiamente tale limite, senza che sia necessaria un'espressa motivazione sulla consapevolezza dell'imputato in tal senso, trattandosi di elemento implicito desumibile dalle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - rel. Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/02/2013 della Corte d'appello di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANZON Enrico;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO…

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