Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28784 del 11 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28784PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che attesta falsamente la propria presenza in servizio, anche per un breve lasso di tempo, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'amministrazione pubblica, in quanto tale condotta, pur se di modesta entità, è idonea a cagionare un danno economico apprezzabile all'ente, essendo sufficiente la semplice assenza ingiustificata dal posto di lavoro per un periodo, anche breve, durante l'orario di servizio. La dichiarazione di un collega che attesti la presenza del dipendente in ufficio nei giorni e negli orari contestati non è idonea a superare la prova della condotta illecita, in quanto il giudice di merito può legittimamente ritenere tale testimonianza priva di specifico riscontro probatorio, in assenza di elementi che dimostrino l'effettiva corrispondenza tra i giorni e gli orari indicati dal teste e quelli oggetto di contestazione. Pertanto, il pubblico dipendente che attesti falsamente la propria presenza in servizio, anche per un breve lasso di tempo, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'amministrazione pubblica, in quanto tale condotta, pur se di modesta entità, è idonea a cagionare un danno economico apprezzabile all'ente, essendo sufficiente la semplice assenza ingiustificata dal posto di lavoro per un periodo, anche breve, durante l'orario di servizio. La dichiarazione di un collega che attesti la presenza del dipendente in ufficio nei giorni e negli orari contestati non è idonea a superare la prova della condotta illecita, in quanto il giudice di merito può legittimamente ritenere tale testimonianza priva di specifico riscontro probatorio, in assenza di elementi che dimostrino l'effettiva corrispondenza tra i giorni e gli orari indicati dal teste e quelli oggetto di contestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. SGADARI G. - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/10/2014 della Corte di Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe Sgadari;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Sante Spinaci, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di L'Aquila, in parziale rifo…

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