Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30889 del 14 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30889PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere sussiste quando vi è un vincolo associativo tendenzialmente permanente tra più soggetti, finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di delitti, a prescindere dalla effettiva realizzazione dei singoli reati programmati. L'elemento oggettivo del reato si ravvisa nella predisposizione di mezzi e strumenti funzionali alla realizzazione del programma criminoso, nella suddivisione dei ruoli tra i partecipi e nell'indeterminatezza degli obiettivi delittuosi da perseguire, individuati di volta in volta. L'elemento soggettivo consiste nella consapevolezza di far parte di un impegno collettivo permanente e di svolgere i propri compiti, anche se non di vertice, al fine di commettere i delitti programmati, desumibile dalla stessa realizzazione del programma delinquenziale in modo conforme al piano associativo. La circostanza che alcuni partecipi siano stati assolti dai reati-fine non esclude la configurabilità del reato associativo nei confronti degli altri, essendo sufficiente la prova della consapevole partecipazione all'associazione, a prescindere dall'effettiva commissione dei singoli delitti. Il vincolo associativo può sussistere anche per un periodo di breve durata, essendo irrilevante la sua durata temporale ai fini della configurabilità del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ALMA Marco Mar - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 392/2013 (n. 6776/11 R.G.App.) in data 30/1/2013 della Corte di Appello di Torino;

visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Marco Maria ALMA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Galli Massimo, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' di entrambi i ricors…

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