Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22501 del 22 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22501PEN

Massima

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Il dolo nel reato di invasione di terreni o edifici non richiede la consapevolezza dell'imputato circa la proprietà del bene, essendo sufficiente la coscienza e volontà di compiere l'atto di invasione o di occupazione, a prescindere dalla titolarità del diritto. L'incertezza sulla proprietà del bene, anche se oggetto di un'azione civile di rivendica, non esclude la sussistenza dell'elemento psicologico del reato, in quanto la coscienza dell'illiceità dell'atto non è necessaria per l'esistenza del dolo. Il giudice non può escludere la responsabilità penale dell'imputato sulla base di una mera dichiarazione di quest'ultimo circa la presunta cortesia del suo comportamento, in assenza di ulteriori e diversi elementi probatori che possano giustificare tale conclusione. La valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato deve essere effettuata in modo logico e coerente con le premesse relative all'accertamento dell'elemento materiale, senza contraddizioni interne nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/12/2017 del TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MONACO ((omissis))A;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SECCIA DOMENICO che ha concluso per l'annullamento con rinvio al giudice civile.
udito il difensore della parte civ…

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