Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45833 del 5 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45833PEN

Massima

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La recidiva contestata all'imputato, anche se solo implicitamente riconosciuta dal giudice di merito, rileva ai fini del calcolo del termine necessario per la prescrizione del reato, in quanto circostanza aggravante ad effetto speciale. Pertanto, il giudice deve computare la recidiva sia per la determinazione del termine prescrizionale minimo ai sensi dell'art. 157 c.p., comma 2, sia per l'individuazione del termine massimo di prescrizione, ai sensi dell'art. 161 c.p., comma 2, senza che ciò comporti una violazione del principio del "ne bis in idem" sostanziale. Tuttavia, nel calcolo della prescrizione massima, il giudice deve applicare correttamente l'aumento di un terzo della pena base, ai sensi dell'art. 63 c.p., comma 4, e non l'aumento di due terzi, in presenza di più circostanze aggravanti ad effetto speciale. Qualora il termine massimo di prescrizione sia già maturato al momento della decisione, il reato deve essere dichiarato estinto per prescrizione, senza necessità di ulteriori rinvii.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/02/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO PEZZELLA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ANGELILLIS CIRO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
Nessun difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 5/2/2016 la Corte di Appello di Torino confermava la sentenza con cui il…

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