Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5403 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:5403SENT

Massima

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La cessazione della materia del contendere presuppone il pieno soddisfacimento, per fatto dell'Amministrazione, della pretesa azionata con la domanda giudiziale e il correlato conseguimento del bene della vita cui aspira il ricorrente, in modo tale da rendere inutile la prosecuzione del processo stante l'oggettivo venir meno della lite. Tale pronuncia, a differenza della declaratoria di sopravvenuta carenza di interesse, ha l'attitudine a proiettarsi al di fuori del processo in cui si è formata, configurandosi come una sentenza di merito che verifica la piena soddisfazione della pretesa del ricorrente. Pertanto, il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria, intervenuto successivamente alla pronuncia di un organo giurisdizionale superiore e non per effetto di una nuova valutazione della fattispecie alla luce degli elementi originariamente esistenti, non integra i presupposti per la declaratoria di cessazione della materia del contendere, ma piuttosto quelli per la declaratoria di sopravvenuta carenza di interesse, atteso che in tal caso l'eventuale accoglimento del ricorso non produrrebbe più alcuna utilità per il ricorrente. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio, in considerazione del comportamento processuale della parte ricorrente che ha tardivamente comunicato il rilascio della concessione in sanatoria, determinando l'inutile fissazione della causa in udienza e l'inutile pendenza pluridecennale del ricorso, con potenziale aggravio economico per lo Stato.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2021

N. 05403/2021 REG.PROV.COLL.

N. 05269/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5269 del 2004, proposto da
Roscioni Nicolina, Carnevali Alessio, rappresentati e difesi dall'avvocato Cesare Fucci, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via A. Bevignani, 9;

contro

Comune di Colonna, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Liliana Farronato, Stefano Mosillo, con domicilio eletto presso lo studio Liliana Farronato in Roma, Piazzale delle Belle Arti, 1;

per l'annullamento

della determinazione n. 41 del 26 febbraio 2004, recante il diniego di rilascio della concessione edilizia in sanatoria prot. …

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