Il mantenimento per l'intero anno delle strutture precarie e amovibili di facile rimozione, funzionali all'attività turistico-ricreativa e già autorizzate per il mantenimento stagionale, è consentito anche in deroga ai vincoli previsti dalle normative in materia di tutela territoriale, paesaggistica, ambientale e idrogeologica, purché tali strutture siano realizzate con materiali ecocompatibili, senza utilizzo di materiali cementati di qualsiasi genere e fondazioni nel sottosuolo, nel rispetto delle specifiche norme di settore e a condizione che non alterino la morfologia dei luoghi. Tuttavia, il rilascio del titolo abilitativo per il mantenimento annuale di tali strutture è subordinato al previo ottenimento dell'autorizzazione paesaggistica, previo parere vincolante della Soprintendenza competente. In assenza di tale autorizzazione, l'amministrazione comunale è tenuta a ordinare la rimozione delle strutture, salvo che l'istanza di mantenimento annuale sia stata presentata tempestivamente, ossia almeno 105 giorni prima della data fissata per lo smontaggio stagionale, e risulti completa della documentazione necessaria. In tal caso, l'amministrazione è obbligata a concludere il relativo procedimento prima di adottare provvedimenti di rimozione, essendo preclusa l'adozione di misure ripristinatorie o afflittive in pendenza di un procedimento autorizzativo. Diversamente, ove l'istanza risulti intempestiva o manifestamente inammissibile, l'amministrazione potrà provvedere con atto semplificato, senza essere vincolata a sospendere l'esecuzione dell'ordinanza di demolizione.