Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15839 del 9 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15839PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, comma 3, del D.Lgs. n. 286/1998 è un reato di pericolo a consumazione anticipata, che si perfeziona con la semplice condotta diretta a procurare l'ingresso illegale di uno straniero nel territorio di uno Stato di cui egli non sia cittadino o non abbia titolo di residenza permanente, a prescindere dalla durata dell'ingresso, dalla destinazione finale del trasferimento e dalla circostanza che lo straniero avrebbe potuto ottenere un titolo di soggiorno nello Stato di destinazione. L'elemento tipizzante del reato è l'illegalità dell'ingresso nello Stato estero, a tutela del controllo statale sull'immigrazione, sicché è irrilevante verificare se l'Autorità del Paese di destinazione avrebbe concesso o meno un titolo di residenza permanente allo straniero. Inoltre, il reato sussiste anche quando il soggetto agente si avvale di servizi internazionali di trasporto o utilizza documenti contraffatti o alterati, nonché quando egli abbia agito in concorso con più di tre persone, anche senza contatti diretti tra i correi, essendo sufficiente che le modalità organizzative dell'azione dimostrino il coinvolgimento di una pluralità di soggetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1406/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 29/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 29/4/2013, la Corte d'appello di…

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