Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39528 del 8 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:39528PEN

Massima

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Il principio di retroattività della lex mitior, quale corollario del principio di legalità sancito dall'art. 7 CEDU, riguarda esclusivamente le norme che definiscono i reati e le relative sanzioni, senza estendersi alle disposizioni che modificano in senso favorevole al reo la disciplina della prescrizione. Pertanto, l'esclusione dell'applicazione dei nuovi e più brevi termini di prescrizione ai processi pendenti in grado di appello o di cassazione, prevista dalla legge n. 251 del 2005, non viola il principio di retroattività della lex mitior riconosciuto dalla Corte EDU, né l'art. 117, comma 1, Cost. Tale principio convenzionale, infatti, ha una portata più circoscritta rispetto al principio di retroattività della lex mitior disciplinato dall'art. 2, comma 4, c.p., il quale concerne ogni disposizione penale successiva che apporti modifiche in melius di qualunque genere alla disciplina di una fattispecie criminosa, incidendo sul complessivo trattamento riservato al reo. La diversa e più ristretta portata del principio convenzionale, confermata dalla giurisprudenza della Corte EDU e della Corte di Giustizia UE, implica che esso riguardi esclusivamente la fattispecie incriminatrice e la pena, mentre sono estranee al suo ambito di operatività le ipotesi in cui non si verifica un mutamento, favorevole al reo, nella valutazione sociale del fatto, che porti a ritenerlo penalmente lecito o comunque di minore gravità. Ne consegue che la norma censurata, nella parte in cui esclude l'applicazione dei nuovi termini di prescrizione, se più brevi, nei processi pendenti in appello o avanti alla Corte di cassazione, non si pone in contrasto con l'art. 7 CEDU, come interpretato dalla Corte di Strasburgo, e quindi non viola l'art. 117, comma 1, Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano del7 novembre 2010;

Sentita la relazione del consigliere dr. ((omissis)) BRUNO;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dott. RIELLO Luigi, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte d'Appello di Milano confermava la sentenza…

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