Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41953 del 14 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:41953PEN

Massima

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Il diritto di proprietà di un terzo estraneo non può essere fatto valere mediante l'incidente di esecuzione avverso il provvedimento di confisca, in quanto tale legittimazione spetta esclusivamente al terzo che dimostri la propria estraneità al reato e la legittima appartenenza del bene. Inoltre, il ricorso per Cassazione avverso il rigetto dell'istanza di restituzione delle cose confiscate, proposto da persona diversa dall'imputato o dall'indagato, è inammissibile se presentato da un difensore non iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione e privo di procura speciale, essendo tale facoltà riservata dalla legge processuale esclusivamente all'imputato. Il diritto di proprietà del terzo estraneo non può essere tutelato mediante l'incidente di esecuzione, ma attraverso la dimostrazione della propria estraneità al reato e della legittima appartenenza del bene, in un giudizio instaurato dal terzo stesso con le dovute forme processuali e con l'assistenza di un difensore munito dei requisiti di legge. La confisca, quale misura di prevenzione patrimoniale, mira a privare il condannato o l'indagato dei beni di cui risulti titolare, anche indirettamente, senza che possano essere fatte valere pretese di terzi che non dimostrino la propria estraneità al reato e la legittima acquisizione del bene. Il diritto di proprietà del terzo estraneo non può essere tutelato nell'ambito del procedimento penale di esecuzione, ma richiede l'instaurazione di un autonomo giudizio civile, nel quale il terzo possa far valere le proprie ragioni con le dovute garanzie processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 51/2015 TRIBUNALE di BRESCIA, del 12/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ORSI Luigi, che chiedeva dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 12/06/2015 il Tribunale di Brescia, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava l'istanza proposta da (OMISSIS) di restituzione dell'i…

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