Consiglio di Stato sentenza n. 104 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:104SENT

Massima

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Il patrimonio indisponibile di un ente pubblico non può essere sottratto alla sua destinazione pubblica per effetto di un mero utilizzo di fatto da parte di privati, in assenza di un valido provvedimento amministrativo che ne abbia disposto il mutamento di destinazione. Pertanto, l'occupazione sine titulo di un immobile appartenente al patrimonio indisponibile di un comune, originariamente assegnato in concessione ai dipendenti comunali per finalità abitative, non determina il passaggio del bene al patrimonio disponibile, né preclude all'amministrazione l'esercizio dei poteri di autotutela esecutiva finalizzati alla riacquisizione del possesso. La natura di bene patrimoniale indisponibile, e la conseguente inusucapibilità, permangono anche qualora l'immobile non sia più concretamente utilizzato per il pubblico servizio originariamente previsto, in assenza di un atto amministrativo che ne abbia formalmente mutato la destinazione. Il mero fatto che un bene appartenente al patrimonio indisponibile di un ente pubblico sia stato utilizzato per lungo tempo in via di mero fatto da privati, senza che l'amministrazione abbia provveduto a riacquisirne il possesso, non è sufficiente a determinare il passaggio del bene al patrimonio disponibile e a precludere all'ente l'esercizio dei poteri di autotutela esecutiva, essendo necessaria una espressa manifestazione di volontà in tal senso, formalizzata in un apposito atto amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/01/2024

N. 00104/2024REG.PROV.COLL.

N. 08460/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8460 del 2017, proposto da
Severino Massei, Maria Grazia Marcucci, Edoardo Massei, rappresentati e difesi dall'avvocato Elisa Vannucci Zauli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Francesco Paoletti in Roma, viale Bruno Buozzi, 68;

contro

Comune di Viareggio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Colzi, con domicilio eletto presso lo studio legale Grez e Associati Srl in Roma, corso Vittorio Emanuele II n. 18;
Azienda Usl Toscana Nord Ovest, non costituito in giudizio;

per la rifor…

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