Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5710 del 11 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:5710PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo concreto ed attuale di recidiva, ai fini della conferma della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto non solo dalla gravità del titolo di reato, ma anche dalla valutazione complessiva del quadro indiziario, della gravità dei fatti contestati e dello specifico modus operandi dell'indagato, sintomatico del suo pieno inserimento in un sodalizio criminale e del suo ruolo partecipativo nell'ambito dello stesso. Tale pericolo di reiterazione del reato non viene meno per il solo fatto che la condotta illecita contestata si sia protratta in un arco di tempo limitato, essendo necessario valutare la persistenza di elementi concreti e attuali che giustifichino il perdurare delle esigenze cautelari, anche in considerazione della natura associativa del reato contestato. Inoltre, la disponibilità dell'indagato ad indossare il dispositivo di controllo elettronico (cd. "braccialetto") non è di per sé sufficiente a superare la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, dovendo il giudice accertare, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi del caso concreto, che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con misure diverse dalla detenzione, anche con l'adozione di tali modalità di controllo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 3/9/2015 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIBEREATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3 settembre 2015 il Tribunale di Napoli ha …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.