Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27987 del 27 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27987PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. tutela non solo l'interesse dello Stato alla salvaguardia della famiglia da comportamenti vessatori e violenti, ma anche la difesa dell'incolumità fisica e psichica delle persone indicate nella norma, interessate al rispetto della loro personalità nello svolgimento di un rapporto fondato su vincoli familiari. Tuttavia, perché si configuri tale reato, non è sufficiente la mera lesione o messa in pericolo dell'incolumità personale, della libertà o dell'onore di una persona della famiglia, essendo necessario che i fatti siano la componente di una più ampia ed unitaria condotta abituale, idonea ad imporre un regime di vita vessatorio, mortificante e insostenibile. Fatti episodici e lesivi di diritti fondamentali, derivanti da situazioni contingenti e particolari, pur conservando la propria autonomia di reati contro la persona, non integrano il delitto di maltrattamenti in famiglia. Spetta al giudice di merito valutare se le condotte ascritte all'imputato abbiano determinato la sottoposizione della parte offesa ad un regime di vita vessatorio, mortificante e insostenibile, ovvero abbiano integrato altri e diversi reati contro la sua persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2162/2012 Corte di Appello di Lecce del 05/06/2013;

esaminati gli atti e letti i ricorsi ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto P.G. dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di Appell…

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