Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12438 del 30 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12438PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La concessione dell'attenuante prevista dall'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti può essere esclusa quando il quantitativo di droga detenuto, pur non essendo esorbitante, denota una dimensione offensiva del fatto di una certa entità, e le modalità della condotta, pur trattandosi di spaccio "di strada", fanno ritenere che l'attività antigiuridica abbia caratteri di continuità e professionalità, senza che l'imputato abbia dimostrato una concreta volontà di recidere il rapporto con il mondo del traffico di droga. In tali casi, il giudice può legittimamente negare la concessione delle attenuanti generiche nella loro massima espansione, e determinare la pena edittale in misura adeguata alla gravità del fatto, tenuto conto dei criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

l) BA. AB. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 144/2009 CORTE APPELLO di MILANO, del 22/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI Claudia;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Confermando la decisione del primo Giudice, la Corte di Appello …

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