Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21446 del 1 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21446PEN

Massima

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Il reato di frode in pubbliche forniture si configura quando il fornitore, pur essendo consapevole di dover utilizzare un prodotto inadeguato e inaffidabile per problemi finanziari della propria società, impiega deliberatamente un materiale di qualità inferiore a quello pattuito nel contratto, creando una situazione di "apparenza ingannatoria" a danno della pubblica amministrazione. Ciò integra una condotta fraudolenta che viola il principio di buona fede nell'esecuzione del contratto, a prescindere dalla effettiva conoscenza della stazione appaltante circa l'utilizzo del prodotto difforme e dall'assenza di un evento di danno per la pubblica amministrazione. La ratio della norma è infatti quella di rafforzare con la sanzione penale la corretta e leale esecuzione del contratto di pubbliche forniture, ponendolo al riparo da comportamenti fraudolenti del fornitore, anche quando questi non si esplicano in veri e propri artifici o raggiri. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la semplice malafede contrattuale ovvero la presenza di un espediente malizioso o ingannevole idoneo a far apparire l'esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti. Tuttavia, il pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione di una misura cautelare interdittiva, deve essere valutato in concreto, tenendo conto anche dell'eventuale cessazione delle funzioni di direttore di cantiere, imprese e uffici direttivi di persone giuridiche da parte dell'indagato, nonché della proporzionalità della misura rispetto all'attualità del pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/02/2022 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
letti gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;
udita la relazione del consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OM…

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