Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25708 del 6 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25708PEN

Massima

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Il possesso o la materiale falsificazione di un documento valido per l'espatrio, indipendentemente dall'uso che il soggetto agente intenda farne e dalla genuinità o meno delle generalità in esso riportate, integra il delitto di cui all'art. 497-bis c.p. (falsificazione di documenti d'identità), in quanto la ratio della norma è la tutela della fede pubblica e dell'affidamento riposto nella genuinità dei documenti di identificazione, a prescindere dalla veridicità dell'identificazione personale. Pertanto, la mera detenzione di un documento falso valido per l'espatrio, anche se contenente dati anagrafici autentici, è sufficiente a configurare il reato, non rilevando le circostanze addotte dall'imputato in ordine alla provenienza del documento, in assenza di riscontri probatori. La condanna del possessore del documento falso è conseguenza necessaria della declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna, con conseguente obbligo di pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle Ammende, salvo l'insussistenza di profili idonei ad escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2020 della CORTE APPELLO di VENEZIA visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPUTO ANGELO;
Rilevato che le parti non hanno formulato tempestiva richiesta di discussione orale il Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato, quanto alla disciplina processuale, in forza del Decreto Legge 1…

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