Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33802 del 12 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33802PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dimostrare la costante permanenza del vincolo associativo, con riferimento allo specifico periodo temporale considerato. Tali indicatori fattuali, pur non essendo soggetti ad automatismo probatorio, possono logicamente inferire l'appartenenza dell'indagato al sodalizio mafioso, in ragione di un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del medesimo, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione dei comuni fini criminosi. Nella fase cautelare, la prova della partecipazione associativa può essere raggiunta attraverso un più attenuato standard probatorio, desumibile da elementi indiziari quali intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, i quali, pur non costituendo prova piena, possono comunque fondare gravi indizi di colpevolezza, in assenza di elementi contrari idonei a smentirli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo Presidente del 08/07/2 -

Dott. ZAMPETTI Umberto Consigliere SENTE -

Dott. DI TOMASSI Mariastefania Consigliere N. 2 -

Dott. BONITO Francesco M.S. rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CAPOZZI Raffaele Consigliere N. 8903/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LE. DO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 608/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 25/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO Vito il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv.…

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