Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5346 del 4 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5346PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. sussiste anche quando gli aderenti all'associazione, pur avendo finalità e scopi inizialmente leciti, pongano in essere attività illecite, purché vi sia la prova di un collegamento tra tali fatti delittuosi e il programma criminoso perseguito dall'organizzazione, a prescindere dalla mutevolezza delle specifiche risposte delinquenziali adottate in relazione alle diverse situazioni istituzionali. Ciò in quanto il vincolo associativo tra i partecipanti permane anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati, essendo sufficiente l'esistenza di un più vasto disegno criminoso finalizzato alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti. Pertanto, la circostanza che le condotte illecite siano frutto di decisioni isolate assunte dai singoli aderenti non esclude la configurabilità del reato associativo, qualora emerga l'esistenza di una struttura organizzativa capillare, con una precisa ripartizione di ruoli, finalizzata al compimento di atti delittuosi, anche se mossi da intenti di tutela degli interessi dei propri appartenenti attraverso l'interlocuzione con gli organi politici e la pressione sulle amministrazioni locali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1120/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 26/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dr. Izzo Gioacchino, conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribu…

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