Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23824 del 9 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23824PEN

Massima

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Il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci di cui all'art. 517 c.p. è integrato dalla messa in circolazione di opere dell'ingegno o di prodotti industriali presentati con nomi, marchi o segni distintivi imitanti, senza necessità di contraffazione o alterazione, quelli già adottati da altro imprenditore, con possibilità di creare confusione sulla provenienza dei beni stessi. La mera attitudine del marchio "imitato" a trarre in inganno il consumatore sulle caratteristiche essenziali del prodotto integra l'elemento oggettivo del reato, a prescindere dall'esistenza di un marchio registrato o riconosciuto, dall'effettiva contraffazione dello stesso e dalla concreta induzione in errore dell'acquirente sul bene acquistato. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che il cliente sia "preventivamente" avvertito circa la natura della merce, in quanto ciò equivarrebbe a riconoscere una "zona franca" nel cui ambito il precetto penale può essere eluso. Quanto al reato di frode in commercio di cui all'art. 515 c.p., esso sussiste anche quando il compratore avrebbe ben potuto accorgersi della diversità della merce consegnatagli rispetto a quella da lui richiesta, non essendo necessario ai fini della configurazione del reato uno speciale atteggiamento del venditore né l'uso da parte di questi di manipolazioni, raggiri o sotterfugi. La presenza di prodotti privi del marchio "CE" o con marchio "CE" contraffatto, attestante la conformità del prodotto a standard minimi di qualità e sicurezza, costituisce un elemento rilevante ai fini dell'integrazione del reato, non potendosi attribuire alla sola negligenza dell'indagato il doveroso controllo sulla merce offerta in vendita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di BARCELLONA POZZO DI GOTTO;

nei confronti di:

1) CH. PI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 16/07/2008 TRIB. LIBERTA' di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SENSINI ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'accoglimento del ricorso del P.M.;

Udite il difensore Avv. ((omissis)) di fiducia.

SVOLG…

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