Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 26076 del 16 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26076PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto personalmente dal condannato è inammissibile, in quanto la legge n. 103 del 2017 ha escluso tale facoltà, prevedendo che il ricorso debba essere in ogni caso sottoscritto, a pena di inammissibilità, da difensori iscritti nell'albo speciale della Corte di cassazione. Tale previsione normativa, introdotta al fine di assicurare una più adeguata difesa tecnica del condannato nel giudizio di legittimità, si applica anche ai procedimenti successivi alla sua entrata in vigore, indipendentemente dalla data del provvedimento impugnato. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in presenza di profili di colpa, anche al versamento di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle Ammende, la cui quantificazione deve essere effettuata in modo equo e proporzionato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. APRILE Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/01/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di L'AQUILA;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
(OMISSIS) ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale di sorveglianza di L'Aquila in data 17/01/2023 (n. SIUS 2022/2561; n. ord. 223/2023) di rigetto di reclamo in relazione a provvedimento del Magistrato di sorveglianza in materia di limitazioni e co…

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