Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14409 del 2 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14409PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel riesaminare l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca di una misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, ma deve limitarsi a verificare che l'ordinanza gravata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine ad eventuali nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o ad escludere la sussistenza di esigenze cautelari. Il suo sindacato, quindi, non può superare i confini tracciati dai motivi di impugnazione, dovendo stabilire se il provvedimento gravato sia immune da violazioni di legge ed adeguatamente motivato in relazione all'eventuale allegazione di fatti nuovi, fermo restando il dovere di revocare la misura al venir meno delle condizioni di sua applicabilità. Il mero decorso del tempo di esecuzione della misura cautelare o l'osservanza puntuale delle relative prescrizioni non sono di per sé sufficienti a desumere l'attenuazione o l'esclusione delle esigenze cautelari, dovendosi valutare ulteriori elementi di sicura valenza sintomatica in ordine al mutamento della situazione apprezzata all'inizio del trattamento cautelare. Inoltre, la prognosi di futura concessione della sospensione condizionale della pena non è elemento idoneo a far venir meno le esigenze cautelari, essendo tale norma applicabile alle sole misure cautelari custodiali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antoni - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/10/2018 del Tribunale del riesame di Napoli;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli emessa ex articolo 310 c.p.p., che ha rigettato l'appello avverso l'ordinanza eme…

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