Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4548 del 29 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4548PEN

Massima

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Il medico che, pur essendo a conoscenza di gravi condizioni di salute del paziente ricoverato, ometta di adottare tempestivamente le necessarie misure diagnostiche e terapeutiche, rispondendo così di colpa grave per il decesso del paziente, è penalmente responsabile per il reato di omicidio colposo. Il dovere di diligenza e di vigilanza del medico curante non viene meno per il fatto che alcune attività siano state delegate al personale infermieristico, in quanto egli mantiene comunque l'obbligo di controllare l'operato di tale personale e di intervenire prontamente in caso di necessità, anche qualora sia impegnato in altre incombenze urgenti in reparti diversi. La responsabilità del medico permane anche per la condotta tenuta dopo aver ricevuto i risultati di esami clinici che evidenziavano una situazione di grave criticità del paziente, qualora egli non abbia adottato le misure necessarie per fronteggiare tempestivamente l'emergenza. La valutazione della colpa del medico deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, senza che possano essere invocate a sua discolpa mere esigenze organizzative o la delega di alcune attività al personale infermieristico. Il reato di omicidio colposo, pur essendo ormai prescritto, comporta comunque la responsabilità penale del medico per la condotta negligente e imprudente tenuta, che ha causato il decesso del paziente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2457/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 21/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 21.9.2011 la Corte …

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