Il reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989, che sanziona la condotta violenta di chi, nel corso o in occasione di manifestazioni sportive, lancia o utilizza oggetti atti a creare un concreto pericolo per le persone, è un reato di pericolo concreto, per cui il giudice deve accertare, attraverso una valutazione prognostica ex ante, se il bene giuridico tutelato abbia effettivamente corso il rischio di compromissione in base alle circostanze di tempo e di luogo in cui la condotta è stata posta in essere. Pertanto, la mera potenzialità lesiva della condotta, desumibile dalla sua realizzazione all'interno di uno stadio calcistico durante una importante partita con evidente affluenza di persone, è sufficiente a ritenere integrato l'elemento del pericolo concreto, in quanto nei reati di pericolo la tutela del bene giuridico è anticipata e la repressione del comportamento vietato avviene in una fase precedente rispetto ai reati di danno.