Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23836 del 29 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23836PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La partecipazione consapevole e stabile ad un'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di giochi e scommesse, anche attraverso l'utilizzo di piattaforme illegali e il coinvolgimento di sodalizi mafiosi, può essere desunta da un quadro indiziario grave e preciso, costituito dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché dalla documentazione acquisita, che dimostrino il ruolo attivo e determinante svolto dall'indagato nell'ambito dell'associazione, la sua consapevolezza della struttura e delle finalità del sodalizio, il suo contributo all'ampliamento della rete illecita di agenzie per la raccolta di scommesse, anche in zone diverse da quella di residenza, e i suoi rapporti con gli altri membri dell'organizzazione, anche di vertice. Tali elementi, valutati complessivamente e in modo autonomo dal giudice, possono integrare il fumus del delitto di cui all'art. 416 c.p. e giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione dell'indagato a specifici atti esecutivi, quando risulti comunque dimostrata la sua stabile e consapevole adesione agli scopi del sodalizio criminoso. Il pericolo di recidiva può essere desunto dalla gravità e persistenza della condotta illecita, nonché dalla capacità criminale-imprenditoriale dimostrata dall'indagato, a prescindere dalla sua posizione apicale nell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 07/12/2018 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo
l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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