Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8699 del 6 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8699PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (art. 74 D.P.R. 309/1990) si configura quando vi sia un accordo destinato a costituire una struttura permanente in cui i singoli associati, ciascuno nell'ambito dei compiti assunti o affidati, divengono parti di un tutto finalizzato a commettere una serie indeterminata di delitti di detenzione e spaccio di droga (art. 73 D.P.R. 309/1990). A tal fine, non è necessaria una complessa ed articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, idonee a fornire un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo consapevole e volontario dei singoli associati. Il dolo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente, anche attraverso il rapporto di fornitura di droga agli spacciatori che la immettono nel consumo al minuto, purché vi sia la consapevolezza di operare nell'ambito di un'unica associazione e di contribuire con i ripetuti apporti alla realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di stupefacenti. Ai fini della configurabilità del reato di furto aggravato, è sufficiente che le modalità della sottrazione dei beni, come la privazione degli originari contrassegni identificativi e la loro rimarchiatura per impedire di risalire ai proprietari, siano espressive di una metodologia mafiosa, volta a perseguire le finalità del gruppo criminale. Le esigenze cautelari possono essere ravvisate sulla base della gravità e reiterazione degli illeciti, delle loro modalità di consumazione e della negativa personalità dell'indagato, anche in ragione di precedenti per fatti analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 15/2011 TRIB. LIBERTA' MINORI di CALTANISSETTA, del 31/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. E. Cesqui che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata limitatamente all'esigenze cautelari con rinvio al Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta. Rigetto nel resto.

RIT…

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