Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24575 del 24 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24575PEN

Massima

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Il delitto di minaccia può essere integrato anche in assenza di espressioni verbali o gesti espliciti, qualora il comportamento tenuto dall'agente sia univocamente idoneo a ingenerare timore e a turbare o diminuire la libertà psichica della persona offesa. In tali ipotesi, la condotta minacciosa assume una connotazione "reale", il cui contenuto intimidatorio è legato alla valenza univoca del comportamento, posto in essere in via diretta mediante un'aggressione ai beni di proprietà della vittima, al fine di far intendere la vera portata del gesto e l'intento, perseguito realmente dall'autore, di prospettare alla vittima del reato un male ingiusto. Ai fini della valutazione della sussistenza del delitto di minaccia, il giudice deve pertanto accertare se il comportamento tenuto dall'imputato, nel suo complesso, sia stato oggettivamente idoneo a ingenerare nella persona offesa un fondato timore di subire un danno ingiusto, a prescindere dall'utilizzo di espressioni verbali esplicitamente minacciose. Inoltre, il giudice può tenere conto degli stessi elementi di fatto, sia per determinare la pena base che per pronunciarsi in ordine alla concessione o meno delle circostanze attenuanti generiche, rientrando tale valutazione nel suo potere discrezionale, soggetto all'ordinario vaglio motivazionale, tenuto conto che le circostanze attenuanti generiche hanno anche la funzione di adeguare la sanzione finale all'effettivo disvalore del fatto oggetto di giudizio, nella globalità degli elementi oggettivi e soggettivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/09/2020 del TRIBUNALE di BELLUNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi in pubblica udienza: il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. LOY MARIA FRANCESCA, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;
l'avvocato (OMISSIS) che, per la parte civile (OMISSIS), ha chiesto di dichiarare ina…

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