Il concorso di persone nel reato non richiede la prova di un previo accordo tra i concorrenti, essendo sufficiente che ciascuno di essi abbia agito con la consapevolezza del ruolo svolto dagli altri e con la volontà di contribuire, anche in modo morale o agevolatore, alla realizzazione dell'altrui proposito criminoso. Il contributo concorsuale assume rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, rafforzando il proposito criminoso o facilitandone l'esecuzione. La volontà di concorrere può manifestarsi anche in itinere, senza la necessità di un preventivo accordo, attraverso una condotta adesiva che rafforzi o agevoli la realizzazione dell'altrui proposito delittuoso. Ai fini dell'acquisizione al fascicolo dibattimentale delle dichiarazioni rese dal teste in fase di indagini preliminari, ai sensi dell'art. 500 co. 4 c.p.p., è sufficiente la sussistenza di elementi concreti, anche sintomatici, che inducano a ritenere che il teste sia stato sottoposto a violenza o minaccia, senza che sia necessaria la prova certa di specifici atti intimidatori.