Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4466 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:4466SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un immobile abusivamente realizzato senza titolo è un provvedimento vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo assistono. Il decorso del tempo dal momento in cui è stato realizzato l'abuso edilizio non può conferire legittimità all'opera realizzata sine titulo, pertanto l'adozione del provvedimento di demolizione della stessa non necessita di una particolare motivazione, neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. La presenza di un vincolo paesaggistico sull'area interessata dall'intervento abusivo rende irrilevante la qualificazione dell'intervento in termini di manutenzione eseguibile mediante denuncia di inizio attività/segnalazione certificata di inizio attività, in quanto l'amministrazione è comunque tenuta a reprimere gli abusi edilizi realizzati in assenza di titolo in zone vincolate, indipendentemente dalla tipologia di autorizzazione edilizia necessaria. La valutazione circa la possibilità di dare corso all'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo di quella ripristinatoria costituisce una mera eventualità della fase esecutiva, successiva all'ingiunzione di demolizione, con la conseguenza che la mancata valutazione di tale possibilità non può costituire un vizio dell'ordine di demolizione. Infine, l'omessa o imprecisa indicazione dell'area che verrà acquisita di diritto al patrimonio pubblico in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non costituisce motivo di illegittimità dell'ordinanza di demolizione, in quanto tale indicazione attiene ad un distinto procedimento di acquisizione successivo all'accertamento dell'inottemperanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/06/2021

N. 04466/2021 REG.PROV.COLL.

N. 02221/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2221 del 2015, proposto da
Adele Aprea, rappresentata e difesa dagli avvocati Salvatore Sorrentino, Liberato Orsi, con domicilio digitale come da pec da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio Stefano Liguori in Napoli, via Francesco Giordani, 23;

contro

Comune di Massa Lubrense in persona del Sindaco pro tempore, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Gianvincenzo Esposito, con domicilio digitale come da pec da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio Emilio Paolo Salvia in Napoli, via S. Brigida n. 79;

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