Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14871 del 27 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14871PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La modifica della qualificazione giuridica del fatto da parte del pubblico ministero, anche in sede di rinvio a giudizio, non comporta automaticamente la perdita di efficacia della misura cautelare originariamente disposta, purché il fatto storico contestato rimanga il medesimo. Il giudice, infatti, ha il potere di definire correttamente il fatto sottoposto al suo esame, senza che ciò incida sulla configurazione giuridica del titolo cautelare, salvo il caso in cui la diversa qualificazione giuridica determini un aggravamento della posizione cautelare dell'imputato, tale da richiedere l'adozione di una nuova misura. Ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare, rileva la pena complessivamente inflitta per i fatti delittuosi accertati, e non soltanto l'aumento applicato per la continuazione, atteso che il provvedimento cautelare è emanato in base ad una cognizione sommaria allo stato degli atti e ad un giudizio solo probabilistico di colpevolezza, suscettibile di essere modificato nel giudizio di merito. La diversa qualificazione giuridica del fatto operata dal giudice non influisce sui termini di custodia cautelare delle fasi esaurite, così come accade quando la diversa qualificazione giuridica del fatto è opera del pubblico ministero in sede di contestazione definitiva: l'unica conseguenza che deriva dal mancato adeguamento della misura è che i termini di custodia cautelare per la fase del giudizio continuano ad essere commisurati in relazione alla qualificazione giuridica operata del fatto contenuta nel provvedimento che dispone il giudizio, mentre ai fini dell'inefficacia della misura ex art. 300 c.p.p., comma 4, rileva il contenuto del dispositivo della sentenza di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK Adet Ton - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 913/2016 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 05/07/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADET TONI NOVIK;
sentite le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5 luglio 2016, depositata il 12 luglio, il Tribunale di Milano, investito ai sensi dell'articolo 310 cod. proc. pen., rigettava l&#x…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.