Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un richiedente protezione internazionale, adottato per la violazione grave e ripetuta delle regole di comportamento del centro di accoglienza nonché per l'abbandono della struttura, deve essere adeguatamente motivato e rispettare il principio di proporzionalità, valutando la gravità della condotta e l'eventuale possibilità di adottare misure meno drastiche. La revoca delle misure di accoglienza incide in modo significativo sulla sfera giuridica del richiedente protezione internazionale, il quale deve essere posto in condizione di difendersi adeguatamente, con la possibilità di contraddire i fatti posti a fondamento del provvedimento e di produrre elementi a propria discolpa. L'Amministrazione è tenuta a svolgere un'istruttoria approfondita, accertando con precisione i fatti addebitati e verificando la proporzionalità della misura adottata, anche alla luce della condizione di vulnerabilità del richiedente protezione. Il provvedimento di revoca deve essere sorretto da una motivazione congrua e logica, che dia conto delle ragioni che hanno condotto all'adozione della misura più grave, in conformità ai principi di buona amministrazione e di tutela del diritto di difesa.