Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11572 del 10 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11572PEN

Massima

Massima ufficiale
È legittima la testimonianza degli investigatori operanti "sotto copertura" su quanto hanno appreso dall'imputato nel corso dell'investigazione, posto che, nell'ambito dell'operazione svolta, sono stati soggetti partecipanti all'azione e non hanno agito come ufficiali di polizia giudiziaria con i poteri autoritativi e certificatori connessi alla qualifica. (Nel ribadire il principio, la Corte ha peraltro sottolineato che nella fattispecie, riguardante indagini per l'accertamento di reati in materia di stupefacenti, l'agente infiltrato non aveva neppure testimoniato su dichiarazioni direttamente resegli dall'imputato, limitandosi a riferire su un mero fatto storico avvenuto sotto la sua diretta percezione, quale la circostanza di aver assistito ad alcune affermazioni dell'imputato relative a possibili futuri acquisti di droga).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2015 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere LUCA RAMACCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Bolo…

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