La revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un richiedente asilo è legittima qualora vi siano gravi o reiterate violazioni delle regole della struttura di accoglienza, come comportamenti provocatori, minacce e danneggiamenti, anche se dovuti a condizioni di alterazione psichica causata dall'abuso di sostanze alcoliche. In tali casi, il provvedimento di revoca è supportato da adeguata istruttoria e motivazione, anche per relationem, senza che assuma rilievo l'eventuale mancata comunicazione di avvio del procedimento, in quanto ciò non avrebbe comunque comportato un diverso esito provvedimentale. Pertanto, il giudice amministrativo è tenuto a respingere il ricorso avverso il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza, disponendo altresì la revoca del gratuito patrocinio già concesso, in considerazione della manifesta infondatezza della domanda.